3° giorno: ESZTERGOM
23-5-2013
Caro Diario, devi sapere che ieri siamo andate a dormire verso mezzanotte perché io non smettevo di sbraitare un minuto! Con tutti gli sforzi necessari eravamo fuori dal letto intorno alle 8.15, siamo scese a fare colazione nel nostro ostello: Alàbardòs Pranziò Hostel. La “reggeli magyar” è sempre ottima, ma soprattutto da molta energia per cominciare una nuova giornata!
Per cominciare siamo andate a visitare i resti del palazzo di S. Stefano I, che nacque qui a Esztergom e in seguito si trasferì in quella che allora era la capitale: Szèkèsfehèrvàr dove nell’anno 1000 venne incoronato primo re d’Ungheria. La sua storia è molto interessante perché riuscì a convertire il suo popolo al Cristianesimo. Durante il suo regno riuscì a stabilire uno stato feudale e costruire un paese potente nominato Hungaria. Dopo la sua morte Stefano venne venerato come S. Stefano d’Ungheria, fondatore dello stato ungherese.
In seguito siamo passate per il centro storico. La visita della città era qualcosa di magnifico: Esztergom era vivissima, un movimento di persone enorme, traffico e clacson che suonano per un nonnulla, mille negozi ad ogni angolo della strada. La grande ricchezza di chiese e famosi monumenti la rendono magica. Abbiamo camminato per le vie e viuzze, passando nelle grandi piazze, si respira l’ Ungheria; ci siamo fermate in qualche bottega:
CHE LO SHOPPING ABBIA INIZIO!
Abbiamo fatto una visita veloce nella basilica della città e poi facciamo un’ ultima passeggiata.
E’ ora di cena, io e Sofy digiune ci siamo addentrate in un ristorante con una scritta sulla tendina superiore: Ruben Étterem Kft. Sarà stato il nome del ristorante. Io ho ordinato un Burgonyafőzelék ovvero un piatto a base di verdure con dell’aggiunta di una speciale speciale salsa bianca.
Sofia invece ha indicato al camere un piatto servito ad un anziano del tavolo a fianco: Csirkepaprikàs pollo con un tocco di paprica. Da quello che ho potuto aver inteso, il mio stomaco ha chiesto il permesso per l’ordinazione del dolce, io mi sono lasciata andare e infine ho chiesto al cameriere una Rigòjancsi (torta a base di crema di cacao e biscotto). TUTTO OTTIMO.
Abbiamo chiesto il conto, e appena il cameriere è arrivato tra le mani aveva un piattino con appoggiato quello che dovrebbe essere lo scontrino: €15 a testa (Sofia ha pagato anche un po’ del mio dolce !! )
In seguito abbiamo prenotato un taxi e ci siamo dirette a Szèkèsfehèrvàr.
Bacioni, a domani.