4° giorno: SZÈKÈSFEHÈRVÀR
24-5-2013
Caro Diario, ieri ero così stanca che non mi sono neanche accorta di essere arrivata qui a Szèkèsfehèrvàr. Chissà, magari ci siamo direttamente “materializzate” (IMPROBABILE)!
Cominciamo col lavarci. Era il mio turno occupare il bagno per prima. Mi sono segnata l’orario, sono le 8.15, avendo già esperienza, sicuramente ci vorranno giorni prima che Sofia possa entrare in bagno! Lei è entrata nella doccia alle 9.11!
Esonerando la confusione mentale che mi assillava abbiamo fatto colazione: io mi sono deliziata con un Mákosguba (ovvero pezzettini di cornetto bagnati in latte e serviti con i semi di papavero e zucchero a velo) mentre Sofia ha ordinato le solite ciambelle.
Ho proposto di andare a messa (non capiremo un tubo). A piedi ci rechiamo in chiesa e cominciamo a pregare cercando di seguire il più possibile le parole del prete.
Siamo andate a vedere una particolarità della città in cui ci troviamo: l’orologio fiorito, da ciò che si può leggere nei libri è un orologio davvero molto affascinante. Siamo andate in metro, abbiamo cercato di comunicare con gli altri paseggeri il più possibile, ma da quanto si può intuire non abbiamo un’ottima prinuncia.All’uscita abbiamo notato che la giornata è di nuovo molto bella e parecchi fiori sono sbocciati.
Uscite dalla stazione ci dirigiamo all’orologio… Alcuni scatti sono più che necessari. Questa è la foto migliore:
Inoltrata ora di pranzo ci siamo dirette verso un parco chiamato Ruins’ Garden. Abbiamo privato ad abbronzarci per quel poco che si riusciva .
Abbiamo fatto una cena leggera e in seguito siamo tornate all’ostello Bory-Var, abbiamo ritirato le valigie e ci siamo preparate per partire per la prossima tappa: la Puszta.
Abbiamo preso un treno che ci ha portato a Szabadszallas…
Un grande abbraccio tue Lety e Sofy.